venerdì 5 marzo 2010

Un decreto per due. Guardarsi alle spalle

Ma che importanza può avere adesso la decisione del Tar? Il consiglio dei ministri ha cucito il decreto interpretativo che salverà capra e cavolini. Gli ingredienti ci sono tutti:
1. il diritto all'elettorato attivo e passivo prevale sulla forma e a mare le regole
2. ci sono 24 ore di tempo, a partire dall'accettazione delle liste, per mettere toppe alle irregolarità formali
3. ma le 24 ore per Lazio e Lombardia valgono a partire dall'attuazione del decreto, non dall'accettazione delle liste.
4. è valido ogni mezzo di prova per dimostrare di essere stati presenti nell'ufficio giusto al momento di chiusura della presentazione delle liste.

Tutto a posto, tranne la democrazia. Le regole? Solo burocrazia. Il parlamento? La stanza dei giochi di un club ristretto che confonde l'arroganza con la libertà.

Mai visto niente di più folle in quella che è stata fin qui la mia democrazia. L'unica differenza con il Fascismo è che ora mancano i partigiani, non c'è Resistenza, servono un mucchio di eroi.

(Fare film con lo specchietto retrovisore. Foto scattata a Milano, in questi giorni)

1 commento:

  1. Le elezioni in Italia sono state falsate sin dal 1994, quando il Parlamento ha illegalmente dichiarato Berlusconi eleggibile nonostante fosse concessionario dello Stato. Da allora è stato tutto un abuso, questo è solo l'ultimo di una lunga serie di provvedimenti vergogna come, per esempio, l'illiberale legge elettorale detta Porcellum.

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