mercoledì 30 dicembre 2009

Ristretti orizzonti

Tenere la posizione. Un anno aggrappati come panda a un albero che sembra l’ultimo del pianeta. Così è stato secondo me, questo duemila e nove. Meno che il gattopardesco Tutto cambia, perché niente cambi. Siamo andati oltre: Non cambia niente e speriamo che duri.
Come in quel film dove Bill Murray si sveglia ogni mattina nella stessa mattina.
Ci si sono ristretti gli spazi e gli orizzonti. Non si scrive, si microblogga; non si fa politica, s’inventano slogan; filosofia? Una citazione toglie il pensiero di torno. Per la musica, vale quell’unico brano che si scarica dal web. One shot, one show. Poi tutto passa, anche la voglia.
Sul grande schermo è stato l’anno dei vampiri. Atmosfera pulp più che dark, che altrimenti ci facevamo anche un pensierino. Il gotico è in soffitta, e i pipistrelli sono a rischio estinzione. Al marketing piace il terrore.
Per la crisi economica è andata meglio: successo planetario.

E se non ci fosse un domani? Oggi non c’è stato!
(Bill Murray-Phil Connors, Ricomincio da capo, di Harold Ramis, 1993)

1 commento:

  1. http://pdsangiuliano.blogspot.com/2009/12/e-io-dico-finalmente.html

    Io sono meno pessimista, ma vorrei piu' gente con voglia di fare.

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