Carla Girasole ha fatto di tutto per essere nemica. Per esempio, all'inizio del mandato, cinque anni fa, ha comprato una macchina per la pulizia delle spiagge comunali, togliendo il compito a chi lo aveva avuto senza neanche vincere una gara d'appalto. Per esempio, ha chiesto aiuto a don Ciotti e a Libera. Ma quando si è trattato di raccogliere i finocchi cresciuti nei campi espropriati alla mafia, per avere i trattori necessari, è intervenuta la Provincia. Nessun agricoltore ha avuto il coraggio di mettere a disposizione gli strumenti e nemmeno le braccia.
L'ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, paese ad alta densità mafiosa, commissariato per molti anni prima di avere di nuovo una maggioranza e un'opposizione scelte con elezioni democratiche, ha subito minacce. Due anni fa le hanno bruciato l'auto sotto casa. Carla Girasole era sotto tutela, una sorta di scorta per le persone esposte a rischio. E le due figlie adolescenti hanno imparato giovanissime ad avere paura.
L'ex sindaco scomodo ha anche l'aggravante di essere donna, per giunta laureata e seria professionista, in un paese come la Calabria, dove le differenze di genere seguono regole per niente democratiche. C'è chi analizza il tribalismo calabrese e chi vi resiste, d'accordo. Il sociologo avrà gli strumenti per studiare, ma fa tenerezza chi oggi, anno domini duomillesimodecimoterzo, ricorre al rap per far sentire la sua voce di donna.
Ora, l'ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, può aver commesso errori, ha sicuramente pestato i piedi. L'incendio di casa sua dopo la sconfitta elettorale è proprio un segnale brutto. Ma può essere la cartina di tornasole. Il nuovo sindaco saprà prendere le distanze dal fattaccio. Ma a questo punto un politologo serio troverà interessante il caso e si spera vorrà osservare il paese come laboratorio di studio. Bisognerà capire perché Isola Capo Rizzuto ha scelto di non riconfermare Carla Girasole, decisione democratica, condivisa, che merita rispetto, ma alla luce di questo incendio, uno "sgarro", desta sospetto.
Isola Capo Rizzuto è un paese mafioso?