(ASCA) - Roma, 13 set - Il governo del Marocco ha presentato le attese riforme del sistema giudiziario, che prevedono un rafforzamento dell'indipendenza della magistratura. Il provvedimento è stato illustrato dal Ministero della Giustizia, due anni dopo la nuova Costituzione approvata per evitare che il Regno fosse coinvolto nelle proteste che diedero luogo alla cosiddetta Primavera araba. Oltre all'indipendenza dei giudici, e a un aumento dei loro roganici e salari, le nuove norme saranno mirate anche alla protezione dei diritti umani. ''Il governo utilizzerà tutti i mezzi necessari per far sì che questo progetto abbia successo'', ha commentato il primo ministro Abdelilah Benkirane, vincitore delle elezioni nel 2011 alla guida del Partito islamista per la Giustizia e lo Sviluppo. Human Rights Watch, in un rapporto di 100 pagine pubblicato lo scorso giugno, ha accusato i tribunali del Marocco di aver comminato numerose sentenze motivate politicamente negli ultimi cinque anni. Secondo l'organizzazione dei diritti umani, i giudici non hanno effettuato alcune indagini sulle torture denunciate dai detenuti per ottenere la loro confessione. (Fonte AFP).
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