Quando ho iniziato, pensavo sarebbe finita nel giro di pochi mesi: una bella riforma e via, mi dicevo, spazzeranno in un soffio la Costituzione. A due anni di distanza, devo ammettere di aver sbagliato previsione. La demoliscono ogni giorno, con picconate continue, che registro di volta in volta.
Così il Libretto nero della democrazia da foglio di denuncia è diventato un dossier: 46 pagine fitte di dati, insulti, colpi di mano e qualche tentativo di opposizione. Non è possibile fare classifiche. Tutti gli attacchi sono pesanti. Rileggerli in fila, uno dietro l'altro fanno impressione.
Quando ne parlano, dicono che è per svecchiare la Carta, perché il Paese ha ormai 60 anni e deve farsi un vestito nuovo. Un abito fatto di stracci vecchi come il bavaglio all'informazione, l'elezione diretta del premier, un Parlamento esautorato e attacchi continui alla magistratura.
Il Libretto nero lo trovate qui
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