Giuliano Turone, Mario Portanova, Olga Piscitelli e Ruggero Gabbai - Incontro: La mafia esiste: io ricordo - Foto di Paolo Barbera |
Chi sta dalla parte delle mafie?
Il sommerso fiscale in Italia genera un valore complessivo dell’economia nera di oltre il 27% del PIL, una percentuale di gran lunga superiore rispetto alle stime ufficiali che parlano del 16,5% del PIL. Lo rivela una ricerca di Gilberto Turati dell'Università di Torino, appena presentata alla Cattolica di Milano. Dalle analisi risulta che le province del Centro-Nord, in media, esibiscono un’incidenza maggiore rispetto al Sud sia del sommerso da evasione (18,5% contro il 12%), sia di quello associato ad attività illegali (12,5% contro il 7,3%).
Ma che le mafie siano radicate in Lombardia, così come l'omertà, non è una scoperta recente: lo avevano già spiegato con una accurata indagine Mario Portanova, Giampiero Rossi e Franco Stefanoni in un libro dal titolo Mafia a Milano, uscito nel 1996. Oggi ne pubblicano l'aggiornamento, con 20 anni di inchieste e raggiri, appalti e intimidazioni che si aggiungono.
Alle spalle abbiamo una storia lunga, molto più lunga. Ma 30 anni dopo la scoperta delle liste di Castiglion Fibocchi, la vicenda della P2 ha ancora molte cose da rivelare. Giuliano Turone, il magistrato che con Gherardo Colombo trovò gli elenchi "serendipity", indagando sull'omicidio di Luigi Ambrosoli, sottolinea il legame con la mafia. Il ruolo di Calvi, di Gelli e di Sindona e il giro d'affari, forse non se lo ricordano tutti. Del resto è difficile seguire quelle vicende, anche per chi le conosce bene.
Poi, c'è il tema politico. E Ruggero Gabbai che fa il regista, ha realizzato il lungometraggio Io ricordo, sulle vittime della mafia e si candida a Milano, nelle liste del Pd a sostegno di Giuliano Pisapia, crede che un osservatorio comunale e regionale sulle mafie sia importante.
Un occhio in più per controllare. Il ruolo della magistratura non ne uscirà ridotto o limitato. Semmai rafforzato. Carlo Smuraglia che oggi presiede l'Anpi, ma ha guidato la Commissione milanese antimafia, ai tempi - era il 1992 - compilò una relazione shoccante. E utile, l'avessero ascoltata...
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