venerdì 26 febbraio 2010

Arcore si fa in quattro (op cit.)*


ATTUALITÀ

Arcore si fa in quattro



Francesco Magnano, professione geometra, è candidato alle regionali, nel listino bloccato di Formigoni. È uno dei nomi scelti dal premier. Ma soprattutto è l'uomo di Milano 4, la nuova impresa berlusconiana che sorgerà nella brughiera brianzola, alle porte di Villa San Martino. Un affare da 200 milioni, che rappresenta la terza punta del triangolo immobiliare nato con Milano 2, a Segrate, e proseguito con Milano 3, a Basiglio. Ad Arcore, sui terreni che furono della contessina Casati Stampa, sorgeranno 25 palazzi per 400 appartamenti e una superficie di 50 mila metri quadrati di pavimenti.

Il progetto, presentato al sindaco Pdl Marco Rocchini, ha scatenato un terremoto. Il parco è zona d'interesse regionale sottoposta a vincolo e destinata a uso agricolo. Ma il via libera per costruire arriverà. È pronto a scommetterci il consigliere pd Fausto Perego: "L'ok spetta a Formigoni e a un altro uomo del Pdl, Emiliano Ronzoni, che guida il Parco della Valle del Lambro". In Comune sono già saltate due teste. Il capogruppo del Pdl Stefano Picotti Savelli, ex An, e il presidente della commissione Urbanistica Rocco Addesa, ex Fi, rinunciano al mandato: ufficialmente per altri motivi, ma il loro disappunto sul progetto è noto. Resta da capire il senso dell'operazione gestita da Idra, l'immobiliare della famiglia del premier che porterà ad Arcore 1.200 nuovi abitanti nell'area protetta di 300 mila metri quadrati che Berlusconi aveva comprato in blocco per preservarla dal cemento e dall'invadenza di possibili vicini. Il business frutterà almeno un centinaio di milioni. Farà perdere valore alla villa destinata a Veronica dopo il divorzio?
O. P.


* (op cit.) nel senso che questa notizia è pubblicata sull'espresso in edicola questa settimana e anche sul sito del settimanale, a margine di un articolo su Milko Pennisi.

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