La libertà di pensiero è sotto attacco in Italia. Ma per saperlo bisogna leggere Le Monde. Nell'articolo dal titolo Nous soutenons Antonio Tabucchi un gruppo di intellettuali firma la petizione a sostegno dello scrittore italiano. Les démocraties vivantes ont besoin d'individus libres. D'individus courageux, indisciplinés, créatifs. Qui osent, qui provoquent, qui dérangent. Il en est ainsi des écrivains dont la liberté de plume est indissociable de l'idée même de démocratie.
De Voltaire et Hugo à Camus et Sartre, en passant par Zola et Mauriac, la France et ses libertés savent ce qu'elles doivent au libre exercice de leur droit de regard et de leur devoir d'alerte face à l'opacité, aux mensonges et aux impostures des pouvoirs. Et l'Europe démocratique, depuis qu'elle se construit, n'a eu de cesse de conforter cette liberté des écrivains contre tous les abus de pouvoir et les raisons d'Etat.
L'appello è firmato, tra gli altri, da Claudio Magris, Orhan Pamuk, Philip Roth, José Saramago, Mario Soares, Philippe Sollers, Costa-Gavras, Andrea Camilleri, Theo Angelopoulos e Valerio Adami.
"In Italia la libertà degli scrittori contro tutti gli abusi di potere e le ragioni di Stato è messa in pericolo dall'attacco smisurato contro Antonio Tabucchi, al quale il presidente del Senato domanda per vie legali una somma esorbitante (un milione 250mila euro) per un articolo su L'Unità, giornale che tuttavia non è perseguito", si può continuare a leggere. "Il crimine di Tabucchi? Aver interpellato Schifani, personaggio centrale del potere berlusconiano, sul suo passato, le sue relazioni d'affari, le sue dubbie frequentazioni. Per la scelta dell'obiettivo - uno scrittore che non ha rinunciato ad esercitare la sua libertà - e per la cifra, astronomica per una vicenda di stampa, lo scopo ricercato è quello di intimidire la coscienza critica e far tacere il più gran numero di persone".
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