C'è un insegnate del Conservatorio di Milano (ma il titolo una volta si conquistava a suon di concorsi e di esami) che vorrebbe buttar giù i disabili dalla rupe Tarpea. Sbaglia rupe, perché quella che cita era quella che i romani usavano per i traditori, mica quella di Sparta. Lo scrive su Facebook, lo criticano in molti. Ma l'unica cosa che sa dire, dopo sono stato frainteso, è: ho capito la lezione, d'ora in poi userò facebook per svago.
C'è un signorotto di origine italiana con cognome importante che dice che adesso insegnerà storia - a modo suo - dai microfoni di una radio pubblica. Non ci fosse la Costituzione che molti vogliono stracciare, quel figurino ben vestito che balla (male), canta (peggio) e fa strane pubblicità (tutte col marchio coronato però: dai cetriolini agli orologi), bisognerebbe chiamarlo principe. Dovremo seguire le sue lezioni, però, perché adesso suona come una strana coincidenza il trafiletto che il settimanale Panorama dedica alla moglie del signorotto, "nonché - scrive Andrea Mercenaro, autore dell'articolo a pagina 205 - se le cose della politica continueranno a procedere come ora, prossima possibile regina d'Italia".
Butterà i cetriolini di famiglia dalla rupe Tarpea?
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