Il nome deriva dal greco ànemos che significa "vento", data la sua vita effimera e, vista questa caratteristica, simboleggia la fragilità e l'abbandono. Però è una pianta perenne.
Nei nomi si nasconde sempre un destino, dicevano gli antichi. L'effimero è chiaro. La vita della pianta anche. Quanto all'abbandono, l'elenco comincia dal presidente del Consiglio "amareggiato nel vedere che a tanti non bastano i benefici derivanti dalla politica" e quindi "questo è solo l'inizio".
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